Ragazze nel Pallone sul caso Belloli: si dimetta

Il Comitato organizzatore di “Ragazze nel Pallone”,  il torneo di calcio femminile a 6 nato a Padova e che in sette anni di vita sta diventando l’appuntamento estivo più importante di tutta Italia e non solo (quest’anno sarà la prima edizione europea), non poteva restare indifferente all’ultima bufera che si è abbattuta sul calcio italiano. Protagonista di una gaffe sessista è il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli. In un’occasione federale ufficiale, Belloli si è così espresso a proposito del calcio femminile: “Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche”.

Una frase pesante, senza garbo e senza alcun rispetto, riportata sul verbale di riunione del 5 marzo del consiglio di dipartimento del calcio femminile della Lega Nazionale Dilettanti. Insulti che mettono nero su bianco cosa il numero uno della Lega pensi del movimento femminile. Con offese al tempo stesso omofobe, misogine e discriminatorie nei confronti delle donne che giocano a calcio nel nostro Paese. E sulle quali la Figc ha aperto un’inchiesta.

Così Elisabetta Torresin, del C.O. Ragazze nel pallone:

“È grazie a persone come Belloli che esistono ancora discriminazioni e pregiudizi nel settore calcistico e nello sport in generale ma il calcio femminile, purtroppo o per fortuna, vive soprattutto di passione, visto che non ci sono fini lucrativi e dato che i soldi per noi non ci sono (e chissà perchè non ci sono, mi vien da dire). D’accordo che giochiamo per amore dello sport, senza chiedere nulla in cambio, se non un po’ di considerazione, ma se oltre al danno c’è la beffa allora non ci stiamo. Il fatto che Belloli utilizzi la parola “lesbiche” come termine dispregiativo e creda di offenderci è altresì ridicolo oltre che omofobico. Forse non è al corrente che proprio un anno fa la FIGC aderiva ad una campagna contro l’omofobia” continua la Torresin. “Vista l’apparente smemoratezza del presidente Belloli che non ricorda quello che è stato messo a verbale gli ricorderemmo che: La FIGC, nell’ambito delle proprie competenze, promuove la massima diffusione della pratica del giuoco del calcio in ogni fascia di età e di popolazione […]. 5. La FIGC promuove l’esclusione dal giuoco del calcio di ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo, di xenofobia e di violenza. Attendiamo al più presto le dimissioni anche se dubitiamo si ricordi come si facciano”.

Le fa eco Elisa Camporese, atleta di serie A in nazionale : “ Noi ragazze della serie A abbiamo già protestato lo scorso week-end chiedendo al presidente FIGC di dimettere Belloli. Siamo stanche di venire giudicate e criticate esclusivamente per questioni che sono al di là del campo; noi vogliamo essere viste e valorizzate per quello che facciamo in campo. Siamo stanche di sentire che i soldi non ci sono quando questi vengono stanziati e, fuori dall’Italia, il calcio femminile cresce e attira sponsor. A questo punto diciamo apertamente che la Lega Nazionale dilettanti abbia fatto e continui a fare il male per il calcio femminile, vogliamo che chi segue e porti avanti il progetto del calcio femminile sia qualcuno che crede nel nostro mondo.  Fino ad ora gli unici che hanno fatto qualcosa sono le componenti tecniche: AIAC e AIC. Dovrebbero ritornare a seguirci,avviando quello che sta già avvenendo negli stati Europei ovvero il passaggio al professionismo.”

Il calcio femminile in Italia conta oltre 12 mila atlete (di cui 3.000 militano nei campionati nazionali, e più di 8 mila nel settore giovanile). I punti fermi: carriere invisibili anche per chi milita in Nazionale, poche risorse e attenzioni mediatiche, e un tesserino che ti inquadra come dilettante per sempre, perché la Lega dei Professionisti per le donne, in Italia, non esiste.  Ragazze nel pallone aderirà alla  manifestazione nazionale in programma il 30 Maggio in tutte le principali città Italiane.

Ragazze nel Pallone ogni anno richiama a Padova più di 1000 atlete per una tre giorni di sport e divertimento con un occhio sempre aiproblemi che contraddistinguono lo sport al femminile. L’edizione 2015, dal carattere europeo, si terrà dal 3 al 5 Luglio presso gli Impianti Polifunzionali Filippo Raciti, via Pelosa 74C, Padova.